Al via le riprese di “Margherita delle stelle”, film per la TV diretto da Giulio Base, scritto da Monica Zapelli con Federico Taddia e tratto dal libro autobiografico “Nove vite come i gatti” scritto da Margherita Hack insieme allo stesso Taddia.
Cento anni dopo la nascita della Hack, il film restituisce un ritratto intimo ed emozionante della grande astrofisica italiana, vero modello di emancipazione ed eccezionale autenticità.
A vestire i panni dei protagonisti Cristiana Capotondi, che interpreterà il ruolo di Margherita, e Cesare Bocci nei panni del padre Roberto. Insieme a loro Sandra Ceccarelli e Flavio Parenti, che saranno la madre e Aldo De Rosa, il marito della Hack. Il film ripercorre la vita della ricercatrice fiorentina, da bambina autonoma e curiosa a ragazza libera e anticonformista, fino a diventare la prima donna a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste.
“Margherita delle stelle” è una produzione Rai Fiction-Minerva Pictures, prodotto da Santo Versace e Gianluca Curti, e sarà trasmesso prossimamente su Rai 1.
Viene descritta come l’urban mall “più bello del mondo”, con la sua pavimentazione in pregiato marmo, che da Piazza Duomo porta al teatro della Scala, e la copertura in vetro, che culmina nel centrale Ottagono. E a breve, diventerà ancora più bella: stiamo parlando della Galleria Vittorio Emanuele II, nel cuore pulsante di Milano, meta preferita da turisti e acquirenti di ogni dove, per via delle boutique d’alta moda e dei bistrot dal sapore vintage.
Per essa, la Fondazione Altagamma, ente che riunisce le aziende dell’eccellenza italiana i cui marchi sono famosi a livello internazionale e il cui obiettivo è promuovere l’industria italiana di eccellenza e la cultura che la sostiene, ha in programma un progetto di valorizzazione, che la renderà ancora più attrattiva e ricca di proposte: una grande opera di restaurazione, ristrutturazione e ampliamento, che porterà a 50mila i 20mila metri quadri dell’attuale superficie commerciale.
“L’obiettivo è trasformare la Galleria in un luogo di rappresentanza dell’eccellenza meneghina e italiana – spiega Santo Versace, presidente di Altagamma – Che non si limiti all’apertura di boutique dei migliori brand, ma proponga a cittadini e turisti un’esperienza completa dell’Italian Style, attraverso sinergie tra arte, fashion, design e cultura”.
Il suo essere così centrale, un collegamento esclusivo tra Piazza Duomo e La Scala e la sua forte caratterizzazione architettonica ed estetica, fanno di essa una vetrina eccezionale per tutto quello che rappresenta il Made in Italy, dall’abbigliamento all’arte fino al design.
L’intento è quindi quello di ristrutturare la galleria in altezza, per sfruttare tutti e tre i piani e gli interrati e di suddividere gli spazi nuovi, riservando il 50% alla moda, gioielleria, orologeria e cura della persona, il 20% ad arte e cultura, ovvero antiquariato, librerie, multimedialità, il 15% a design e arredamento, il 10% a ristorazione e caffetteria e il 5% all’enogastronomia italiana.
Per ora, il progetto è stato presentato e proposto al Comune di Milano, il quale se approva, lo dovrebbe realizzare in stretta collaborazione con Altagamma, controllando la maggioranza di un fondo immobiliare a cui sarà trasferita la proprietà del complesso. La Galleria è pronta per rifarsi il trucco: oltre che essere l’urban mall più bello, sarà anche uno dei più grandi del mondo? Al Comune l’ardua sentenza.
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