SOUNDTRACK: The Velvet Undergound – Sunday Morning
La moda, una passione da coltivare attraverso lo studio e la continua ricerca. Nella fiera delle vanità sono pochi e sempre più rari i designer che possono vantare un background culturale di tutto rispetto: Caterina Gatta rappresenta il lato colto della moda emergente italiana. Un curriculum da fare invidia e numerosi corsi e stage di livello internazionale all’attivo, supportati da prestigiose collaborazioni nel fashion system americano. Dal 2008, la designer romana, laureata con il massimo dei voti in Scienze della moda e del costume all’Università La Sapienza di Roma, crea il proprio fashion brand sviluppando il suo progetto creativo e stilistico del quale cura anche gli aspetti imprenditoriali e gestionali. La pre collezione, presentata nel luglio dello stesso anno durante la kermesse capitolina Alta Roma Alta Moda riscuote un grande successo dalla stampa italiana ed estera che spingerà la stilista a non arrendersi e a presentare presso la Soho House di New York, nel maggio 2009, la sua prima vera collezione riproposta a Palazzo Morando durante il “Vogue Talents Corner”, spazio dedicato alle giovani promesse della moda internazionale.
L’idea innovativa di Caterina Gatta ruota intorno all’utilizzo di stoffe vintage dei più importanti stilisti del panorama mondiale, da Gianni Versace a Yves Saint Laurent, da Christian Dior a Valentino, da Fausto Sarli a Pierre Cardin e Pino Lancetti, per realizzare creazioni contemporanee che continuano ad evocare, reinterpretandola, la tradizione sartoriale. La moda per Caterina Gatta nasce dal passato per proiettarsi con una nuova allure nel futuro. Le fantasie, le policromie, le stampe, una vena creativa tipicamente italiana in cui il passato è solo l’incipit di un’opera stilistica nuova e originale. La forza e l’ingegno di Caterina Gatta vivono nella continua ricerca dei tessuti che la giovane designer traduce, seguendone tutte le fasi, dall’ideazione alla realizzazione curandone anche l’immagine (è infatti appassionata di fotografia), in capolavori unici e contemporanei.
Le stampe vintage anni 80’ e 90’ sono il leitmotiv della collezione autunno-inverno 2013-2014, attraverso cui Caterina Gatta rilegge il messaggio estetico e stilistico di sette grandi del secolo scorso: Gianni Versace, Irene Galitzine, Mila Schön, Pino Lancetti, Jean Louis Scherrer, Raffaella Curiel e Renato Balestra. Suggestioni folk e un mood che evoca le atmosfere messicane della pittrice ribelle “Frida Kahlo” con un accento su una stampa rarissima di Gianni Versace che reinterpreta le maschere della “lucha libre”, la lotta libera messicana. I look esaltano gli accostamenti ben strutturati in un contrasto estetico continuo in cui le imbottiture piene e sostenute si alternano a capi leggeri dal fascino romantico. Immancabili le gonne extra long o ridotte nella lunghezza, pantaloni alla caviglia finiti da plissé monocromo. Volant e maxi plissé a tinta unita ma anche print conferiscono omogeneità ad una collezione apparentemente eterogena nel suo orizzonte creativo. Texture ricercate sulle tonalità dell’oro, dell’arancio e del celeste esaltano gli abiti lamé con un impatto visivo a dir poco magico.
Se la moda italiana ha bisogno di cambiamento e di ricercare nel nuovo e ben fatto la sua originalità, Caterina Gatta è sicuramente la promessa del firmamento fashion che tutti stavamo aspettando. Non solo per l’ingegno con cui la designer realizza le sue collezioni o per l’anima vintage proiettata nel contemporaneo che si respira osservando i suoi look. Caterina Gatta è l’esempio per tutti coloro che ambiscono a lavorare nel meraviglioso mondo della moda che le idee e la forza di volontà, se supportate da un background culturale, possono portare in alto. Chapeau!