Altaroma, andata in scena dall’8 all’11 luglio 2016, si conferma anche questo anno il polo d’azione dei talenti emergenti e dei valori del Made in Italy, innalzando sempre di più il livello di attenzione internazionale sulle proprie iniziative. Luoghi remoti e trascurati riprendono vita e Altaroma come un filo prezioso si dipana per le strade della capitale legando memorie della tradizione al germogliare di una nuova creatività dove freschezza e innovazione si fondono con la storia. Riconfermato è lo spazio contemporaneo dell’Ex Dogana, headquarter della manifestazione e crocevia di tendenze.
Le tre sezioni in cui è suddiviso l’evento, quali Fashion Hub, Atelier e In Town, trovano in questa edizione sinergici punti d’incontro per un grande obiettivo comune, l’apertura della kermesse verso tutta la città e il suo pubblico, per rendere così fruibile a tutti la creatività emergente. Design d’eccellenza, tecniche e tradizioni, che unite all’utilizzo delle recenti tecnologie delle nuove generazioni di creativi, interpreti della couture e del prêt-â-porter, descrivono un inedito percorso in cui Fashion Hub, Atelier e In Town sono le stazioni si partenza verso destinazioni tutte da esplorare.
Grande attesa per la dodicesima edizione di “Who Is On Next”, il progetto di fashion scouting dedicato ai giovani talenti emergenti della moda realizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue Italia. Un laboratorio di creazioni Made in Italy proiettato sui grandi mercati internazionali e considerato a livello mondiale tra le piattaforme creative più autorevoli. Sono dodici i progetti selezionati finalisti di questa edizione. Per la categoria prêt-â-porter sono cinque i creativi quali Brognano, Edithmarcel, Melampo Milano, Miahatami, Parden’s, mentre per l’area accessori e gioielli abbiamo Akhal Tekè, Azzurra Gronchi, Damico Milano, Ioanna Solea, Lodovico Zordanazzo, Pugnetti Parma e Schield. Il brand Brognano, dall’impronta super femminile e romantica, è caratterizzato da lavorazioni di arricci e volants che ne definiscono un’identità ben precisa. L’amore per il day-wear maschile viene reinterpretato con tessuti ricercati e volumi femminili.
Dalla collaborazione tra Gianluca Ferracin e Andrea Masato nasce il brand Edithmarcel, che riflette la tematica del genere e grazie a volumi, forme e lunghezze creano abiti indistintamente indossabili sia da uomini che donne. Ogni collezione è un progetto in continua evoluzione. Architettura, fotografia, pratica sartoriale, imprenditoria e un telaio fissato intorno a parole come vestibilità, modello, corpo e leggerezza creano il marchio Melampo. Il marchio Miahatami porta con sé invece l’heritage di una cultura antichissima, preziosa e raffinata, quella persiana. Uno stile pensato nella logica del ben vestire che rivela nel suo DNA una spiccata multiculturalità e al contempo un’attenzione sartoriale che fa di ogni capo una sorta di progetto.
Parden’s, fondato da Daniele Giorgio, nasce con lo scopo di offrire un linguaggio visivo grazie ai tagli moderni alla sartorialità italiana, i principali mezzi attraverso cui il designer comunica il suo senso di eleganza. Per quanto riguarda gli accessori Akhal Tekè nasce dall’ispirazione di Benedetta Bolognesi e Gaia Ghetti. Una linea di flat shoes dal sapore unico contraddistingue il loro brand, il cui tema dominante è il ricamo. A debuttare per la stagione A/I 16-17 sono le slippers dallo spirito elegante e raffinato adatto ad una donna contemporanea e cosmopolita.
Azzurra Gronchi entra in scena con le sue borse Made in Italy e di alta qualità. Grazie alla conceria di famiglia, importante realtà della tradizione toscana, ha potuto far pratica e allenare la sua creatività. Le esperienze lavorative da Dolce&Gabbana, Costume National e Ferragamo hanno dato forma alla sua genialità mentre la sua determinazione l’ha portata sino a qui.
A contraddistinguere invece Damico Milano, il marchio di calzature donna creato da Francesco D’amico, è un sottile filo dorato posto sotto ogni suola delle scarpe. La forte esperienza nel mondo dell’abbigliamento si riflette nelle sue collezioni di calzature creando delle vere e proprie opere d’arte.
Nata a Cipro Ioanna Solea, forte delle esperienze acquisite nel campo della moda lavorando per Valentino e Piazza Sempione, decide di lanciare il proprio marchio di accessori IS. Lo spirito del lusso e la grande tecnica artigianale si fondono nelle sue creazioni dando così vita a pezzi moderni e sofisticati. Borse e collane ispirate al mondo della natura e caratterizzate da una perfetta combinazione tra sensualità e materie prime pregiate.
Le calzature di Lodovico Zordanazzo sono un vero e proprio inno alla femminilità e al colore. Dopo aver lavorato come consulente per marchi come Casadei, Victoria Beckham e Karl Lagerfeld, nel 2015 nasce il brand che porta il suo nome. Un prodotto interamente realizzato a mano in Italia da maestri calzaturieri, che adottano la massima cura per ogni dettaglio.
Dinamicità creativa e profonda conoscenza delle tecniche dei maestri artigiani, pellettieri sopratutto, rappresentano i punti cardine di Pugnetti Parma. Per dare forma all’idea di borsa che ha in mente, Filippo Pugnetti non utilizza il computer ma si dedica completamente al cartamodello in ogni minimo dettaglio. Per quanto riguarda la categoria gioielli Schield è un marchio con sede a Firenze specializzato nella realizzazione di gioielli di lusso con una spiccata propensione per l’artigianalità italiana. Ciascun pezzo viene progettato, intagliato e decorato con un design d’avanguardia e materie prime preziose.
L’interesse per la couture e la tradizione in chiave contemporanea viene rivisitata dai nuovi talenti come Hussein Bazaza, vincitore della special edition Who is On Next? Dubai nell’edizione 2015, portando in scena in questa edizione di AltaRoma un’evoluzione in chiave haute couture della collezione prêt-â-porter FW 2016-17 presentata negli Emirati. Punti chiave della sua collezione sono gli archivi degli alchimisti, simboli geometrici ed equazioni. L’uso del pizzo, i ricami e le decorazioni creano un meraviglioso effetto dipinto sugli abiti. Stelle, farfalle ed unicorni si animano sulle stoffe. La palette va dal nero al bianco, dal grigio all’oro mentre rafia e pizzo sono i tessuti di abiti e gonne svasate.
Altri due design provenienti dal progetto di fashion scouting hanno sfilato la loro creatività in modalità couture, Arnoldo][Battois ed Esme Vie. Il duo veneziano Silvano Arnoldo e Massimiliano Battois creano suggestive visioni in cui i motivi floreali, come le iconiche peonie, richiamano l’Oriente e la sua cultura, sovrapponendosi a geometrie sporty-chic enfatizzate da luminose texture come il lucrex e il raso satiné. Motivi animalier e grafiche vetrate gotiche sono alcune delle stampe impresse su chiffon, mussola di lana e crêpe.
A contrapporsi al loro stile troviamo il brand Esme Vie, che combina l’eleganza intramontabile con un tocco decisamente moderno, che segue lo stile degli anni Novanta. I capi della collezione Zefiro sono delicati, ricercati nei materiali ed equilibrati nelle proporzioni. Un trionfo di toni neutri per i classici della sartoria femminile, mentre le trasparenze dei pastello nei deliziosi toni caramello restituiscono freschezza botticelliana ai capi. Ampie gonne dalle architetture ovoidali e bouquet di peonie che arricchiscono i tessuti di gazar di seta contraddistinguono questa collezione.
Testimonianza della vocazione rivolta al sostegno della creatività emergente e dell’apertura internazionale Altaroma ha ospitato Portugal Fashion, una sfilata collettiva di tre designer portoghesi Susana Bettencourt, Daniela Barros, Pé de Chumbo a dimostrare come la genialità portoghese si evolve verso nuove frontiere espressive e come Altaroma sia sempre attenta a captare gli stimoli di innovative abilità creative.
A segnare il suo debutto in Altaroma con un evento dedicato è Monteneri, piattaforma ispirata al savoir-faire applicato alla moda e al design, che fonde il saper fare manuale della pelletteria con le nuove tecnologie industriali. Con la presentazione di “Centerfold: il saper fare messo a nudo” Monteneri svela le competenze tecniche dei suoi artigiani, un hub dove si favorisce l’alta manifattura. Oltre ad una collezione di borse ed accessori è stata presentata la Marquise Bag, ispirata alle sfaccettature di una pietra preziosa.
A calcare le passerelle di AltaRoma con le proprie collezioni sono state anche maison come Renato Balestra, che tra l’altro in occasione dell’evento “Artigiani del Futuro, Tecniche di Couture” ha donato un abito della collezione A/I 2008-09 che è entrato a far parte della collezione del Museo Boncompagni Ludovisi. Rani Zakhem appassionato di gioielli e gemme ha realizzato una collezione per l’A/I 2017 dove i suoi ricami e le sue lavorazioni ricostruiscono il fascino delle pietre. Un omaggio alla magnificenza delle terre russe e all’impero Indiano, tra le corti dei Romanov ed il palazzo del Maharané di Baroda. Ogni abito rappresenta un gioiello o una pietra preziosa, con bagliori accennati, colori accesi e forme sinuose, rubate alle parure più preziose. Abiti come gemme preziose si susseguono in passerella dove la carezza del velluto fa di ogni abito uno scrigno per la donna che lo indossa.
Lo stilista olandese Addy van den Krommenacker lancia invece una speciale collezione dedicata al pittore Hieronymus Bosch ed in particolar modo ha voluto ricreare attraverso le sue creazioni il suo capolavoro, “Il trittico del giardino delle delizie”. La collezione è divisa in tre parti e lo stilista ha realizzato tre foulard a rappresentare ogni tema e gli abiti stessi sono ispirati a tre elementi del famoso trittico. Broccato, chiffon e organza sono accompagnati da gonne plissè soleil che sono un classico nelle collezioni di Addy.
A far parte degli eventi In Town di AltaRoma troviamo Margutta Creative District, un progetto nato con l’intento di promuovere la creatività italiana ed internazionale, riportando via Margutta al centro del panorama delle arti contemporanee. Edizione dopo edizione, Margutta Creative District promuoverà il legame profondo tra le radici e la contemporaneità, tra la ricerca e l’innovazione.
L’Alta Moda sarà il filo conduttore di incontri, dialoghi e contaminazioni con vari settori, fra questi troviamo l’arte, il design, la fotografia il food e il wine. Uno degli appuntamenti attesi di questo evento è stato il defilè di moda. Via Margutta è diventata il set di una esclusiva sfilata, su una passerella di 100 metri è stato possibile ammirare le collezioni moda di Katharine Story, dell’Accademia di Moda Sitam di Lecce, di Chiara Baschieri e per la Sezione “Jewelry” le creazioni di Gaia Caramazza e Marina Corazziari.
Grazie a Stefano Dominella e Bonizza Giordani Aragno è stato possibile ammirare la mostra che ha celebrato l’acqua attraverso la creatività. “In acqua. H₂O molecole di creatività” realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma, è stata ospitata presso l’Aula Ottagona – Ex Planetario del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano.
La mostra narra come questo fondamentale elemento naturale, l’acqua, sia così determinante per la nostra vita e dell’intero pianeta e abbia ispirato l’arte, la fotografia e la moda. Alcuni artisti si sono ispirati con le loro creazioni ad essa come Enrica Borghi e la sua “Regina dei rifiuti”, Federico Paris con la “Sorgente”, Ilaria Sadun con “Gocce”. Guillermo Mariotto per Gattinoni mette in mostra l’abito scultura “Foco a ‘mare”, vero manifesto couture contro la tragedia umana degli emigranti.
E’ al The Church Palace Hotel che ha sfilato Sabrina Persechino con la sua MonoTona A/I 16-17 in funzione crescente e decrescente. Come in un insieme matematico che ha come base l’immancabile nero, Sabrina Persechino crea una collezione che rappresenta una funzione monotòna decrescente sottraendo il nero per arrivare al bianco attraverso texture di grigio.
Uno stile dalle linee semplici, volumi regolari e monolitici che si ispirano ai principi dell’architettura minimalista. “Less is more” diceva Mies van der Rohe, l’essenzialità diventa qualità e questa collezione la rappresenta a pieno. La semplicità compositiva non è solo questione estetica, quanto percettiva: cachemire, faille, tasmanie, pelle lamé non potevano mancare tanto quanto un riferimento alla cultura giapponese con lievi accenni alle maniche dei kimoni orientali.
In occasione della celebrazione dei 90 anni di Fendi, la Maison romana organizza al primo piano di Palazzo della Civiltà Italiana, l’esposizione Fendi Roma – The Artisans of Dreams – che rimarrà aperta fino al 29 ottobre 2016. Una mostra ideata per celebrare la creatività e l’eccellenza nella pellicceria sin dal 1926.
La mostra, suddivisa per sale, Prelude, Roma, Labyrinth, Obsession, Craftsmanship, Experience, Essentials, Dream, e Library, esalta il valore artistico e artigianale di Fendi, da sempre sinonimo di eccellenza, innovazione e savoir-faire dove sperimentazione e creatività vengono interpretate e presentate attraverso un viaggio affascinante e poetico in questi nove universi differenti.
Altaroma non poteva poi non ospitare la passerella internazionale più cool e attesa del calendario. Anche questo anno World of Fashion, regala al pubblico internazionale di esperti e appassionati di moda il grande spettacolo della “moda del mondo”.
Nei saloni dell’Hotel Westin Excelsior di Roma si è tenuta la sfilata degli stilisti più promettenti del panorama mondiale. Crocevia di un incontro il World of Fashion – commenta il direttore Nino Graziano Luca – “lancia un messaggio di speranza: il dialogo tra le culture è possibile se si usano linguaggi della moda e più in generale delle arti. Una filosofia confermata dal backstage alla scena, dalla perfetta interazione tra gli stilisti all’atmosfera in platea, contraddistinta anche in questa edizione dalla collaborazione con il progetto etico di African Fashion Gate”.
A sfilare le collezioni di uno dei più grandi talenti dell’Alta Moda Italiana, Carlo Alberto Terranova con il suo brand New Land Couture, la colombiana Lisbeth Camargo, il marchio italiano Cerrone, che ha proposto abiti di haute couture mixati ad eleganti bolerini, il tunisino Fawzy Nawar che dedicherà un omaggio all’Africa.
Mentre l’artista della moda Giuliana Guidotti proporrà una linea di abiti da grande soirée. Il Limited Edition vedrà protagoniste le creazioni orafe “Percorsi di una storia preziosa – L’evoluzione del gioiello dall’antica Magna Grecia ai nostri giorni” di Michele Affidato, le scarpe del Brand Roi Riviere; le borse pezzo unico Princess Munira by Giulia Agrosì create in varie parti del mondo.
“Una passerella esclusiva – conclude il suo ideatore – dove i due concept di “world” e di “fashion” si guardano allo specchio, si mescolano e si fondono regalando al pubblico internazionale di esperti e di appassionati lo spettacolo universale della “moda del mondo”.