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WHYNOT Fashion Lab: stilisti emergenti alla fashion week di Milano

La Milano Fashion Week ci ha rivelato le collezioni autunno inverno 2016-17 di stilisti e designer italiani. Alla consueta celebrazione dei nomi illustri, che esportano il made in Italy nel mondo da decenni, ha fatto da contraltare un’ampia serie di iniziative a sostegno di artisti emergenti. Cambia il modo di comunicare, di fare spettacolo, di adattarsi ai tempi e alle esigenze dei clienti. E laddove marchi storici cercano nuove soluzioni, i designer nativi digitali hanno una naturale propensione all’innovazione. Tra le numerose iniziative di questa Milano Fashion Week, WNFL (WHYNOT Fashion Lab) si è distinto per la componente interattiva. Non uno showcase di talenti emergenti ma un’officina creativa aperta al pubblico. L’evento si è svolto negli spazi di OED Studio, agenzia di visual communi­cation, studio di progettazione, sviluppo e produzione di format creativi e spazio polifunzionale. Qui dal 20 al 29 febbraio, i giovani appena usciti dalle scuole hanno trovato uno spazio di collaborazione per la creazione di contenuti creativi.  Non solo stilisti emergenti quindi, ma anche fotografi e make-up artist, modelli e video maker.

Oltre alla creazione di contenuti visual condivisi (redazionali, lookbook, campagne pubblicitarie, video), WNFL ha permesso ai giovani designer di presentare le loro collezioni autunno inverno 2016-17 al pubblico in uno spazio dedicato. Nella collezione New Real, la stilista Alice Ferraro utilizza il silicone, il lattice liquido e garze per dare forma al concetto “esistere è una cosa, vivere è un arte” che segue la filosofia di Osho. Il designer di origini bulgare Damitar Dradi si serve invece della carta, modellata tramite l’arte giapponese dell’Origami. La sua idea di moda come ricerca continua di bizzarria e stupore trova così la sua espressione più alta. L’alcantara è invece il materiale protagonista della collezione Shangainese Bund di Marzia Giselle Sapienza, i cui volumi si ispirano ai grattacieli futuristici della metropoli cinese.

Alice Ferraro
Alice Ferraro
Dradi Dimier
Dimitar Dradi
Marzia Giselle Sapienza
Marzia Giselle Sapienza

Per altri giovani talenti che hanno preso parte all’iniziativa WNFL il focus delle collezioni è invece sulle tecniche. È il caso del marchio veneto Bruno Parise Italia, che realizza borse futuristiche grazie ad un telaio a pedale del ‘700 opportunamente rimodernato. L’attrezzo permette così di tessere sottili fettucce di pelle per ottenere un morbidissimo tessuto, da modellare su forme classiche e volumi originali. Felpe e lane cotte si mixano ai tessuti spalmati per Eleonora Azzolina che nei suoi abiti mixa glamour e praticità con decorazioni realizzate a mano. Anche Camilla Cappelli gioca con l’equilibrio di forze contrapposte: romanticismo e geometrie. Il sorprendente risultato, frutto di una raffinata ricerca di materiali pregiati e fornitori d’haute couture, ha già attirato l’attenzione di un colosso della distribuzione come Luisa Via Roma. Infine Maria Magdalena, marchio della designer spagnola Alejandra Jaime, usa materiali inusuali come i capelli sintetici e mouflon per urlare al mondo un messaggio forte: gli esseri umani sono bestiame per le autorità.

 

Camilla Cappelli
Camilla Cappelli
Eleonora Azzolina
Eleonora Azzolina

Ricerche estetiche interessanti, materiali nuovi e una posizione determinata nei confronti del fashion world e non solo: questi gli ingredienti della nuova generazione di designer che ha partecipato a WHYNOT Fashion Lab. Teniamoli d’occhio!

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