Quello che è capace di fare con gli elementi dell’universo simbolico maschile fa pensare ai bambini che inventano il loro mondo fantastico aprendo l’armadio dei genitori. Eleonora Moccia, designer del brand di scarpe Trenta7, è una contaminatrice fuori dagli schemi, perennemente impegnata nella ricerca di una cifra stilistica che l’ha portata a rifiutare l’attuale massificazione dello stile e rigettare il qualunquismo di luoghi comuni come: “una donna senza tacco non può essere sensuale”.
Quello che più colpisce di Eleonora Moccia è il processo creativo. Il punto di partenza sono cravatte, boxer, completi e camicie che vengono traslati in codici estetici iper-femminili, seppur minimali. Le punte sono spezzate e i tagli geometrici a evidenziare il continuo gioco di volumi che si risolve in un’elegante armonia.
Sembra essere un gioco semantico. La moda, in fin dei conti, ama il divertimento. E così le chiusure a cartella delle borse da ufficio maschili diventano accessori dal forte gusto glamour. E Reversal, il nome dato alla collezione, risuona come un manifesto programmatico in cui il rovesciamento di stile e significato è il protagonista.