Una XXVI° edizione di AltaRomaAltaModa degna del suo nome, quella che è andata in scena quest’anno nella Capitale dal 30 gennaio al 2 febbraio 2015. Una fashion week che si è snodata tra gli sfondi e i colori di location d’eccezione come il MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, istituzione dedicata alla creatività contemporanea, e lo Spazio AltaRoma, proprio alle porte dell’Auditorium Parco della Musica. Qui in una commistione di stili, alta sartorialità e know how le maison storiche sono tornate a calcare le catwalk di Roma insieme a nomi affermati dell’alta moda italiana, il tutto in un crocevia tra Moda e Arte dove la capacità di trarre spunto dal passato non passa inosservata e si trasforma in una visione creativa, che proietta le capacità manuali in una declinazione contemporanea e sperimentale.
Guillermo Mariotto, direttore creativo della maison Gattinoni, si è lasciato ispirare da Expo 2015, presentando per la prossima Primavera/Estate plats exquis. Universi di perfezione assoluta che convivono accanto a noi le creazioni di Gattinoni, dove eleganza e fascino diventano opere commestibili nell’Open Colonna, regno dello chef Antonello Colonna.
Cibo sacro e profano, geometrie escatologiche, misura, proporzione, forma, contenuto, colore. L’abito è nutrimento, alimento. Piatto prelibato, ma soprattutto eccellenza. Come l’Alta moda. E’ una cucina selezionata e ricercata quella di Mariotto, sia nella scelta dei tessuti, che in quella dei materiali, dei ricami, dei tagli, delle vertigini sartoriali e delle geometrie esemplari, il tutto in una nuova linea lanciata proprio per questa collezione, le joli panier. Dunque niente più abiti per dame pre rivoluzionarie ma uno chic jolie panier per tutte. Per silhouette magre, slanciate, per coloro che vogliono osare, per chi vuol semplicemente nascondere, celare. L’abito si fonde e si confonde con il cibo, in questa nuova collezione, diventa oggetto di culto prelibato. “Fusion è fashion” commenta Guillermo Mariotto, dove una sinfonia di forme, profumi e sapori si mescola all’arte creativa dell’alta moda.
Tra le tavole imbandite dal sapore new renaissance, mannequins al centro della scena come meravigliosi piatti da portata. E’ la top model Dayane Mello ad indossare il “Bread dress”, un vero e proprio inno all’eco sostenibilità. Più di millecinquecento ore di lavoro per realizzare il bustier scolpito con vere spighe di grano, pantaloni ricamati con oltre ottocento biscotti e un cappello a grande falde realizzato conn farina di grano duro da artigiani del pane. A risplendere tra le tavole imbandite sono i gioielli di Gianni de Benedettis, designer del brand FuturoRemoto, che ha creato per la collezione orecchini e parure, bracciali di pane con pietre dure e collier-fourchette in platino che avvolgono preziosi spaghetti.
Quella di Antonio Grimaldi è una Flowers Philosophy. E’ dal mondo dei fiori che lo stilista trae ispirazione per il suo giardino incantato d’Alta Moda. Una collezione Primavera/Estate 2015 dove gli abiti sbocciano in passerella come bulbi mossi dalla brezza mattutina. I petali colorati posati sulla passerella a comporre un mosaico barocco, realizzato grazie alla maestria artigiana della tradizionale Infiorata di Genzano, hanno accolto eteree fanciulle botticelliane con abiti leggeri quasi impalpabili. Le creazioni con stampe all-over o completamente dipinte a mano celebrano le meravigliose opere fotografiche di Irving Penn, immagini che nel secondo dopoguerra hanno rimodellato l’idea di stile ed eleganza nell’immaginario collettivo. Romantica e sensuale è la donna di Antonio Grimaldi. Gli abiti che indossa lasciano intravedere i corsetti ispirati alla lingerie anni Cinquanta.
Le guepière ricamate in cristalli, intarsiate in pizzo o plissé vestono contemporanee pin-up. Antonio Grimaldi ruba dal guardaroba maschile la camicia che la trasforma, con fiocchi e lunghi strascichi, che ricordano le ali delle libellule, in creazioni iper-femminili. I tessuti sono morbidi e a trionfare sono le lavorazioni plissé. Gli abiti in cady disegnano la figura grazie agli intarsi in tulle e ai ricami in Swarovski. Sapientemente voluta dal designer è la neutralizzazione degli accessori. Infatti unico protagonista è l’abito nella sua poliedricità. Unica licenza è il sandalo color cipria in pelle, lineare e privo di orpelli.
Viaggio meraviglioso dalla Thailandia al Vietnam, dalle Filippine alla Malesia tra fili di seta d’oro, impalpabili stoffe, rielaborazioni di antichi tessuti ristampati su sete le creazioni-gioiello di Curiel Couture s’impongono come regine durante la fashion week romana.
Gli abiti dalle tonalità delle aurore variopinte di polvere d’oro, dei tramonti vividi di vermiglia lacca e dei teneri verdi delle addormentate coltivazioni di riso riportano a Roma nella collezione P/E 2015 tutte le emozionanti visioni dei viaggi della stilista lungo il magnifico Oriente. I bruni della terra cotta e delle ambre avvolgono le modelle come ancora le gamme dei grappoli delle fragili orchidee dai loro colori sfavillanti. Costumi di etnie diverse calcano la passerella, risultato di esperti laboratori, tecniche primordiali creatività ed eccezionale artigianato.
Gemme come scaglie d’oro, conchiglie e coralli, madreperla, vetri colorati mescolati a tessuti stampati a mano e a cera. Ed ancora sete impalpabili, broccati mixati a stoffe d’arte povera da vetusti telai caratterizzano questa collezione. Esempio di grande artigianato è la giacca in broccato e cotone bianco e nero lavorata con un effetto spigato. Abbinata ad una gonna di organza nera a corolla e al corpetto ricamato di cannette e perline di vetro crea il tailleur tanto amato dalle signore del jet set per la perfezione dei loro tagli. A contraddistinguerli è la palette di colori del tutto orientale, dal bianco al giallo senape, dal rosa cupo all’ecru per finire sui toni del verde smeraldo e del turchese.
E’ lo splendore del mare ad ispirare Renato Balestra per la sua collezione P/E 2015, e più precisamente la figura mitologica di una dea che emerge dalla spuma del mare portando in scena la bellezza di Venere. Sfilano in passerella abiti sensuali e spumosi come nuvole di meduse su tinte evanescenti come il celeste rugiada e l’avorio pallido che donano alle modelle un’allure magica. Capi leggeri, raffinati, leggiadri ed estremamente lussuosi.
La collezione, composta da trenta abiti, prevede capi leggeri in organza con grandi volant che donano uno stile etereo a chi li indossa. Un vero e proprio inno alla bellezza femminile, un inno all’essere donna, una donna che si trasforma in dea con eleganza e sopratutto con capi che non passano mai di moda. Gonne che si aprono come fossero vaporose onde del mare, fili di organza che creano delicati effetti alga. Abiti da cocktail e da sera impreziositi l’uno da ricami o da pennellate dorate, gli altri cosparsi da preziosi ricami effetto rugiada.
Particolarità sono l’unghia gioiello delle modelle, dipinte ricamando attentamente su di esse il colore e il tessuto dell’abito. A chiudere la passerella per il gran finale lo spettacolare abito da sposa nel delicatissimo color avorio con le particolari onde vaporose, a caratterizzarlo è il corpino trasparente ricamato di cristalli iridescenti che bagnano la silhouette.