Dal 10 Maggio al 4 Giugno la Galleria Francesca Antonacci -Damiano Lapiccirella ospita l’esposizione Textile d’orient di Veronique Bataille Heim.
Un viaggio onirico nel magico mondo orientale. Un percorso ideale che celebra la combinazione di colori e disegni ricchi di storia e di vita attraverso opere d’arte che riproducono abiti che prendendo forma nei dipinti dell’artista e trascinano lo spettatore all’istante in mondi esotici e lontani. Da qui trae ispirazione la pittura dell’eclettica artista francese Vèronique Bataille Heim.
Véronique Bataille Heim, diplomata all’Ecole du Louvre di Parigi, si dedica all’attività pittorica da oltre 20 anni. L’incessante lavoro nel suo atelier situato nella silenziosa e colorata campagna francese di Tours, ha ispirato i suoi lavori dedicati all’indagine luministica e agli effetti chiaroscurali dei Tessuti D’Oriente. Il fascino di mondi lontani e sfuggenti è raccontato dai dettagli degli abiti, dalle trame colorate di stoffe pregne di umori, odori e ricordi rubati a Paesi tanto lontani quanto vicini alla nostra cultura. L’ordine geometrico e rigoroso dei motivi tessili sembrano prendere vita nelle pieghe delle stoffe inerti diventando, nell’opera di Véronique Bataille Heim, un disegno nuovo, un personale racconto.
“ Fioriti giardini interiori che si nutrono di luce e colore – come lei stessa racconta – colori come fonti di energia. Giocando con il movimento per posare lo sguardo su capi di abbigliamento e lasciarsi incantare dalla loro bellezza. Ammirare la trama dei tessuti, la loro consistenza, i ricami, le fantasie. Viaggiando e testimoniando le infinite ricchezze di un mondo incontaminato.” Questa è l’arte di Veronique Bataille HEIM.
La mostra, il cui vernissage è prevosto per martedì 10 maggio alle ore 18:30, si colloca in un periodo storico difficile e travagliato per l’Oriente, soprattutto agli occhi di noi europei. Ed è proprio con gli stessi occhi che è necessario visitare la mostra di Véronique, che intende gettare una luce di speranza, colori e positività a chi osserva i suoi dipinti di quei luoghi. Regalando così ludici accostamenti di toni e colori, sfumature cromatiche tipiche di un mondo del quale, osservando i quadri, viene voglia di far parte. E’ un ponte tra la nostra cultura e l’ “altro”, il distante da noi. Tratti che la realtà pittorica riconnette rispetto all’ attualità che, invece tende ad allontanarci e contrapporci. Anzi, è proprio l’Arte che, in questo caso, dimostra come il linguaggio dell’inventiva e della creatività sia il miglior strumento di dialogo tra Paesi diversi e radici lontane. Solo la Cultura avvicina, apre dialoghi, e abbatte i confini, non solo geografici.